Simona Salvatori è determinata, focalizzata solamente su un unico obiettivo sin da quando ha cominciato la preparazione: diventare campionessa d’Europa dei pesi gallo. Per farlo, dovrà sconfiggere l’imbattuta Johanna Wonyou, (8-0, 2KO) venerdì 5 maggio, nella manifestazione pugilistica Tivoli Boxing Night, organizzata a Tivoli da Opi Since 82.

Il match Salvatori vs Wonyou fa parte di una main card con altri due titoli europei: il main event tra Mauro Forte e Francesco Grandelli per il titolo europeo dei pesi piuma e Stephanie Silva vs Mailys Gangloff per l’europeo dei supermosca. La manifestazione sarà trasmessa in diretta su DAZN Italia e su ESPN+ per gli USA.

Raccontaci della preparazione, atletica e tecnica, che hai sostenuto in questo training camp.

“Abbiamo fatto un carico di lavoro molto ampio, abbiamo iniziato ai primi di febbraio. Sono stata in nazionale, ho fatto guanti di qualità sia con professioniste come Stephanie che con dilettanti di alta qualità. Abbiamo lavorato su colpi esplosivi, precisi, forti, e abbiamo spinto anche con i pesi, chiaramente in funzione di un aumento dell’esplosività. Ad oggi sarei già pronta per combattere!”

Hai la possibilità di vincere il titolo europeo, una cintura importante. Anni di sacrifici, sparring, allenamenti duri. Come ti senti in questo momento?

“Difficile spiegare. Ho tanta voglia di salire sul ring. Sto vivendo come in apnea in questi ultimi tre mesi, è un’ossessione. Io insegno pugilato e dico ai miei allievi che l’ossessione trasmutata in tenacia, resistenza e voglia di miglioramento è la base per avere successo. Se hai talento, ma non hai ossessività, non avrai successo”

Cosa sai della tua avversaria? Cosa ne pensi del suo pugilato?

“Sì, l’abbiamo studiata, abbiamo visto i suoi match. Più giovane, più bassa di me. L’abbiamo studiata con la precisione di un’indagine giudiziaria, se posso permettermi una metafora lavorativa. Sicuramente sarà un bel match, è imbattuta come me la Wonyou, dovrò lavorare bene per fermarla vista la sua grande prestanza atletica e fisica. Terrò fede al mio soprannome, black dog: se t’avvicini, ti mozzico!”.

Come sei riuscita a coniugare l’attività di fighter con il lavoro da criminologa e penalista?

“Appunto, con la dedizione e la tenacia. Io sono cresciuta con l’avvocato Grossi che mi ha insegnato questo approccio, che già di mio ho sempre avuto. Non sono mai stata un fenomeno, nella vita o nel pugilato. Non ero quella che riusciva ad apprendere una nozione o un movimento pugilistico in poco tempo. Però ho sempre avuto la costanza, il martellamento: con queste armi mi sto facendo strada nel pugilato!”

Spesso si dice che le donne nel pugilato abbiano più facilità a diventare campionesse, perché le professioniste sono un numero esiguo rispetto agli uomini, dunque chi sostiene questa tesi pensa che sia più facile. Cosa rispondi a questo pensiero?

“Ok è vero, siamo poche rispetto agli uomini, ma al vertice, ad avere le cinture, trovi campionesse valide e fortissime. Credo sia una chiave di lettura un po’ forzata. Noi avremo anche meno competizione, ma per esempio è davvero dura fare attività di sparring di livello e costruirsi un record, visto che tutte le ragazze italiane combattono per emergere, rispetto al pugilato maschile dove ci sono collaudatori conclamati. Penso sia una polemica faziosa questa, posso solo dire che io son di parte e che apprezzo tantissimo il pugilato femminile anche per l’eleganza e la pulizia tecnica che riscontro nei match di alto livello: Stephanie Silva ne è l’esempio!”.

Diretta su DAZN, diretta internazionale su ESPN+, pubblico di casa tua: come reagisci a questo palcoscenico così rilevante?

“Sono onorata ma non sono spaventata dalla risonanza dell’evento. Sono serena: salirò sul ring e vedrò soltanto la mia avversaria e visualizzerò in testa tutti i modi che conosco per vincere. Non vedo l’ora che suoni il gong. Voglio vincere, fosse l’ultima cosa che faccio!”

I biglietti sono in vendita sul sito www.boxol.it con pricing policy di 60,00€ per il bordo ring, 35,00€ per la tribuna e 25,00€ per la gradinata.

Di Alfredo