Una di quelle serate che riconciliano con il pugilato. Vuoi per la splendida cornice (Calata Anselmi, a pochi metri dal mare nel cuore del porto di Imperia), vuoi per la partecipazione del pubblico (centinaia di spettatori radunatisi a bordo ring nel corso della serata), vuoi per il clima fresco e mite di un sabato sera di giugno sulla riviera ligure, vuoi per lo spettacolo andato in scena sul ring, con quattro match professionistici avvincenti e molto equilibrati (almeno in tre casi su quattro). Grande soddisfazione da parte degli organizzatori: Boxe Cavallari in collaborazione con la Porto di Imperia spa.

L’unico match poco equilibrato è stato quello femminile, con la pavese nata in Madagascar Anita Torti (per ora ancora tesserata all’estero) troppo più forte della malcapitata slovacca Andrea Nezvedova, fermata dal medico nel secondo round dopo aver subito un conteggio anche nel primo. Ma il pubblico si è divertito anche in questo caso, ammirando le movenze quasi feline della Torti, un vero ‘animale da ring’.

 

 


Il match clou ha visto il campione italiano dei pesi medi Matteo Signani (molto noto ad Imperia per avervi prestato servizio nella Guardia Costiera a fine anni 90) battere ai punti sui 6 round, nettamente ma non senza rischi, il potente slovacco di colore Martin Owono. Il ‘Giaguaro’ ha tenuto sotto controllo il match tenendo lontano il potente avversario con jab e colpi dritti, in particolare il sinistro; ma in molti frangenti Owono è riuscito a coinvolgerlo in intensi scambi ravvicinati, dimostrando una certa pericolosità dalla breve distanza. Signani ha anche subito un montante ed un diretto sinistro nel terzo round, assorbendo però benissimo i due colpi (e dimostrando così una preparazione perfetta), ed andando subito a replicare con efficacia. Applauditissimo l’ultimo round, in cui Matteo ha lasciato da parte la pur giusta tattica accettando di ‘fare a botte’ con l’avversario. Il confronto ha costituito un perfetto test in vista della difesa del titolo italiano il 26 agosto contro Cosseddu.
Analogo il canovaccio negli altri due match professionistici, con i due avversari stranieri, per niente rinunciatari, a cercare di invischiare in scambi dalla breve distanza i portacolori del Team Cavallari, abili a ragionare ed a stringere i denti, ed alla fine vittoriosi ai punti.
Il welter Alessandro Angelini, al debutto contro il rumeno Daniel Pavelescu, dopo un inizio che sembrava in discesa ha subito un po’ a sorpresa un paio di colpi ben assestati nel terzo round: il romagnolo ha sofferto, dimostrandosi anche in questo caso ben preparato fisicamente, ed ha ripreso a lavorare dalla lunga distanza aggiudicandosi gli ultimi round contro il mai domo rumeno.
Il medio Francesco Basile ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro l’espertissimo Mugurel Sebe, che l’ha impegnato per 6 round con mille trucchi e rapide azioni dalla breve distanza. Basile ha ribattuto colpo su colpo con buona efficacia, vincendo meritatamente ai punti e riprendendo la striscia positiva interrotta lo scorso gennaio con l’unica sconfitta subita in carriera.

RISULTATI:

•       Dilettanti II serie 3×3’, 75 kg: Cadrin Kerekes (Boxe Tricolore Reggio Emilia, 1988, 14+ 5= 7-) batte ai punti Mauro Ricevuti (Pugilistica Domino Milano, 1989, 8+ 1= 6-)

•       Professionisti 6×3’, pesi welter: Alessandro Angelini (Team Cavallari – Artoni Trasporti, 1982, debut) batte ai punti Daniel Pavelescu (Romania, 1978, 9- 2ko)

•       Professionisti 4×2’, pesi leggeri femminile: Anita Torti (Pavia, 1976, 3+ 1ko) batte per kot alla seconda ripresa Andrea Nezvedova (Slovacchia, 1986, 2= / 1- 1ko)

•       Professionisti 6×3’, pesi medi: Francesco Basile (Team Cavallari – Artoni Trasporti, 1977, 6+ / 1- 1ko) batte ai punti Mugurel Sebe (Romania, 1975, 13+ 3ko / 2= / 61- 5ko)

•       Professionisti 6×3’, pesi medi: Matteo Signani (Team Cavallari – Artoni Trasporti, 1979, 11+ 4ko / 2= / 3-) batte ai punti Martin Owono (Slovacchia, 5+ 1ko / 1= / 5- 2ko)

Ufficio stampa Boxe Cavallari

Di Alfredo