Si è chiuso con un giallo il match di ieri sera a Saint Nazaire, valevole per il vacante titolo dell’Unione Europea dei pesi piuma tra il pugile locale Osman Aktas e il nostro Luca Maggio, pugile grossetano dell’organizzazione di Rosanna Conti Cavini. Finito l’incontro, Maggio e il suo staff si recavano nello spogliatoio in attesa di essere convocati per l’effettuazione delle procedure antidoping. Passavano i minuti inutilmente, quando Franco Ciardi, maestro di cerimonia della RCC boxe e capo-comitiva in Francia, si stancava di aspettare e andava alla ricerca di Daniel Talon, supervisore Ebu della serata, per chiedere informazioni. Ciardi, Maggio e il maestro Scapecchi venivano così accompagnati in una stanza vuota dove rimanevano soli per circa dieci minuti. Dopo altre richieste andate a vuoto, Ciardi cercava nuovamente l’organizzazione, fino a che era lo stesso supervisore Ebu, insieme all’organizzatore francese Gerard Teysseron, a comunicare al gruppo italiano che il test antidoping, obbligatorio, non si sarebbe effettuato per la mancata presenza del personale medico adatto alla bisogna.

Infatti il pugile Aktas, nel frattempo, non solo non aveva raggiunto Maggio nella presunta sala dell’antidoping, ma aveva fatto la doccia, si era cambiato ed era già andato a festeggiare la sua vittoria. Immediatamente avvertita, Rosanna Conti Cavini ha cercato nella notte Enza Iacoponi, segretaria Ebu, inutilmente. Questa mattina dagli uffici di Grosseto è partita ufficialmente la richiesta di ritenere l’incontro di ieri sera nullo, proprio per la mancata effettuazione degli obbligatori test antidoping. Presenti all’accaduto numerosi testimoni, tra cui il presidente della federazione montenegrina, Miroslav Popovic, e alcuni dirigenti della Sauerland Event.
La cronaca eminentemente sportiva racconta di una bella prestazione di Luca Maggio, anche lui, come successo a Bucciarelli, chiamato a questo incontro con un preavviso di un paio di settimane. Nonostante questo poco tempo di preparazione, il pugile di Grosseto, frenato nella prima parte del match da un dolore al braccio sinistro e da un taglio al sopraciglio sinistro per una testata, ha cercato di fare il suo match pur subendo la maggiore pressione di Aktas, buon pugile dotato di discreta impostazione e velocità. Nella seconda parte del match Maggio ha osato di più e ha cercato il bersaglio con più insistenza, complice anche la maggiore stanchezza dell’avversario, protetto però anche dagli atteggiamenti dell’arbitro spagnolo Vazquez Marcos che raramente fermava la contesa sugli abbracci e le piccole scorrettezze del pugile francese, anche lui ferito dopo una testata involontaria. Alla fine Maggio ha insospettabilmente finito meglio il match, più fresco dell’avversario, lo ha colpito decisamente con un paio di belle combinazioni, e risultano completamente sballati i cartellini dei giudici che attribuiscono due volte dieci e otto punti di vantaggio per Aktas, che ha meritato la vittoria anche e soprattutto per la maggiore esperienza messa sul ring, ma non certo con un divario simile. Per Maggio grandi applausi dal pubblico francese e i complimenti, per il cuore e la personalità, del telecronista Dario Puppo che effettuava il commento per Eurosport.
Quindi il giallo finale e l’immediato ricorso di Rosanna Conti Cavini: nelle riunioni organizzate dalla RCC boxe le procedure mediche e le regole sanitarie sono rispettate in maniera ossessiva e scrupolosa. La richiesta è che ci sia pari rispetto anche quando i pugili dell’organizzazione combattono in manifestazioni organizzate da altri promoter, soprattutto stranieri.

Ufficio stampa RCC boxe – www.rosannaconticavini.it

Di Alfredo