Vincenzo La Femina (12-0, 6KO) affronterà il belga Geram Eloyan (9-4-0, 7KO) per il titolo
dell’Unione Europea dei pesi supergallo, sabato 17 giugno all’Alfasun indoor arena di Roosdall.
Trasferta in Belgio per “Winchester” La Femina, già campione d’Italia della categoria e recentemente
uscito vittorioso da dieci round solidi contro Hector Betancourt.
Vincenzo La Femina è determinato, focalizzato e soprattutto consapevole che dovrà mettere sul ring
ogni sfumatura del suo talento per battere il campione in carica Eloyan, pugile solido che ha perso
solamente contro avversari come Luca Rigoldi, Oleh Dovhun e Stefan Voda.
Il match tra Eloyan e La Femina sarà in diretta PPV su beboxe.tv al prezzo di 19,99€.
Come ti senti, Vincenzo? Quali sono le tue sensazioni?
“Le sensazioni sono ottime. Io faccio quello che amo nella vita: il pugile professionista. Quando vivi
così non puoi stare con un peso dentro, dai sempre il massimo”
Avendo saputo in largo anticipo di questo incontro, come hai scaglionato la preparazione atletica?
“Sono sempre pronto, mi alleno sempre con o senza match. Sicuramente abbiamo lavorato con
tanto volume di intensità, fiato e forza per essere pronto alle dodici riprese”.
Hai avuto la possibilità di fare sparring di livello in questo training camp. Raccontaci questa
esperienza.
“Stare in Inghilterra è stata una bellissima esperienza. Il fatto che non ci fosse il maestro con me è
stato anche meglio perché, pur essendo stato trattato benissimo da tutti, dovevo comunque
dimostrare di avere l’attitudine giusta, la cazzimma per stare in una palestra con gente del calibro
di Josh Kelly, Mick Conlan, Eubank… ma stavo là con la testa per la guerra e ho dimostrato di poter
stare là in mezzo. Conlan era un mio idolo quando disputava le olimpiadi e averci fatto i guanti è
significato tantissimo. Conlan fa paura, ma posso fare paura anche io, questo ho capito dalla
trasferta in Inghilterra”.
Geram Eloyan è un pugile di cuore e di sostanza, incassatore e anche aggressivo, che accetta lo
scambio alla corta. Che opinione hai di lui e c’è qualcosa di suo che ti ha impressionato, nell’analisi
tecnica?
“Ha cuore, certamente ne ha da vendere. Viene sempre avanti, incassa bene, è un duro, mette colpi
caricati. Sarà un test coriaceo. Rispetto tutti gli avversari ma non credo di dover temere qualcosa in
particolare di Eloyan”.
Come ci si sente a competere per una cintura internazionale, in trasferta in Belgio? Credi che il
fattore trasferta e la variabile “sfidante contro campione in carica” ti metterà in una condizione
di dover cercare il dominio assoluto sin dalle prime riprese?
“Credo che noi pugili dobbiamo dimostrare sempre di più. In questo caso combatto in trasferta, è
vero, contro il campione in carica. Ma sono convinto della mia forza, altrimenti non avrei accettato
il match. Inoltre ci saranno dei tifosi che mi supporteranno: c’è un gemellaggio sull’asse Pagani-La
Louvière… vedremo sugli spalti. Comunque, ho intenzione di diventare un campione e per farlo devo
affrontare tutto. Clima ostile, trasferte, verdetti”.
Qual è la tua massima ambizione futura, adesso? Oppure sei un fighter che vive giorno per giorno,
sfida dopo sfida?
“Mezzo e mezzo. Ora vedo solo la cintura dell’Unione Europea, poi c’è tanto altro che voglio
conquistare. Però in questo momento io penso a quello che ho davanti. So che c’è già tanto altro, ci
sarà grazie a me, ai miei procuratori, agli sponsor. Ma devo battere Eloyan e questo è l’obiettivo”.
Un avversario di Eloyan è italiano, Luca Rigoldi. Ti piacerebbe sfidarlo a livello italiano, per
consolidare la tua reputazione come supergallo italiano?
“Se dovesse esserci un match con una proposta interessante, lo farei. E credo anche lui. Se dovesse
trovarsi Rigoldi davanti a me, dovrò batterlo. Non conosco altre soluzioni!