Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha incontrato assieme ai vertici dello Stato Maggiore la delegazione italiana che dal 16 al 24 luglio parteciperà ai V Giochi Mondiali Militari a Rio de Janeiro.
Di Leandro Spadari
Per la prima volta da quando i Giochi Militari sono stati istituiti, un ministro della Difesa ha voluto incontrare alla vigilia della partenza, assieme ai vertici dello sport militare, la Delegazione italiana che dal 16 al 24 luglio p.v. prenderà parte a Rio de Janeiro, in Brasile, ai 5th CISM Military World Games: un evento improntato alla massima “amicizia attraverso lo sport” e cui aderiranno quest’anno ben 109 paesi del mondo, su 133 affiliati al CISM. A difendere i colori azzurri, sempre collocatisi ai vertici delle classifiche nelle varie edizioni susseguitesi a partire dal 1995, scenderanno in campo ben 154 atleti delle 4 Forze Armate (Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri) e della Guardia di Finanza, per un totale complessivo, includendo dirigenti, tecnici, ufficiali di gara, accompagnatori, di 221. 16 su 20 facenti parte del programma le discipline in cui gli italiani con le stellette saranno chiamati a scrivere, ne siamo certi, un’altra bella pagina di sport: atletica leggera, pallacanestro maschile, pallavolo femminile, beach volley, scherma, pugilato, judo, sport equestri, pentathlon moderno, paracadutismo, vela, tiro, nuoto, taekwondo, triathlon e pentathlon militare. L’incontro si è svolto mercoledì 13 luglio u.s., ospitato nella bella sede della Sala del Trono di Palazzo Barberini, in via XX Settembre a Roma, con la presenza, tra le tante autorità, del Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Biagio Abrate e del Capo delegazione generale Rinaldo Sestili: presenti, all’incirca, più di due terzi degli atleti. Il ministro La Russa si è rivolto, ha rivolto il suo discorso con piglio franco e diretto, ben “intonato” alla circostanza, arricchendolo di gradevoli battute ed esternazioni, con un gradimento notevole e percepibile da parte dei presenti…” Sono stato io a volere fortemente questo incontro – ha esordito il ministro – e devo dire, dopo tutte le voci che si sono registrate, che abbiamo valutato ogni possibile soluzione ma mai abbiamo pensato di poter mettere in un angolo il vostro impegno e la vostra preparazione in vista dei Giochi, unitamente alle attitudini ed alle speranze di vittoria per le Forze Armate e per l’intera comunità nazionale.” Riferendosi al generale Abrate, che intervenendo poco prima aveva dichiarato di aspettarsi tutte medaglie d’oro, il ministro ha così proseguito:” Io mi aspetto il maggior numero possibile di risultati, ma soprattutto un miglioramento dei vostri record personali, con particolare riferimento agli sport individuali; per quelli di squadra, forse più difficilmente misurabili, mi aspetto il massimo impegno da parte delle vostre energie che sicuramente competeranno al meglio con quelle degli antagonisti. E mi auguro che i media diano l’adeguato risalto all’evento: certo sono consapevole che con 114 paesi partecipanti vi sarà un’alta competitività e che arrivare in zona medaglia sarà particolarmente difficile, ma auspico che potremo registrare tante buone classifiche, diciamo almeno dal 7° posto in su…” Ed eccoci al tema spinoso, la questione Battisti. “ Abbiamo con il Brasile forti tradizioni positive – ha continuato La Russa – ed un senso di amicizia radicato ed ancora forte con il popolo brasiliano, ma il loro governo ha dato al nostro una risposta che non ci aspettavamo assolutamente, con il pluriomicida Battisti che oggi può liberamente circolare in quel paese, godendo di tutti i diritti e chissà, magari, che non venga pure ai Giochi in qualità di spettatore. Quella sentenza costituisce un’offesa alla civiltà giuridica italiana, abbiamo pensato alle varie forme con cui avremmo potuto dare peso alla nostra protesta (sfilare senza la bandiera nazionale ma con quella del CISM, portare il lutto al braccio, etc) ma dopo aver ben riflettuto sono in grado di rassicurarvi e di affermare che non vi saranno interferenze di sorta nelle modalità della vostra presenza e partecipazione alle competizioni sportive: sarebbe stato inutile dare a voi il carico di una tale responsabilità…Certo, chi potrà accennare a questo problema e vorrà liberamente farlo, non potrà che avere il mio plauso, il mio abbraccio, il mio appoggio. Siate un esempio di lealtà, irreprensibilità, rispetto delle regole. Lo sport militare che voi oggi rappresentate è parte integrante delle Forze Armate, che sono orgoglio della nazione italiana ed espressione delle sue eccellenze. I valori dello sport, il senso di patria, l’onore saranno il vostro vero distintivo: nel successo, ricordatevi delle vittime del terrorismo, sia in divisa come voi che civili, e nella loro memoria rivolgiamo qui un commosso abbraccio. E voglio chiudere dicendo: fateci inorgoglire!” A suggello del vibrante discorso la consegna della bandiera italiana, con cui la rappresentativa sfilerà a Rio, all’alfiere Mauro Sarmiento, medaglia d’argento nel taekwondo alle Olimpiadi di Pechino. Poi un breve rinfresco ed il via alle foto, per le quali il ministro si è reso ben volentieri disponibile, ad incorniciare un momento così particolare e denso di aspettative che tutti gli atleti ricorderanno certamente un domani con piacere e nostalgia. A prescindere dai risultati.
La delegazione è partita giovedì 14 luglio dall’ aeroporto Leonardo da Vinci (Roma Fiumicino) con arrivo a Rio in serata (ore italiane 22.30). Il 16 cerimonia di inaugurazione e dal 17 il via alle gare.
Un caldo augurio di grandi successi a tutta la delegazione italiana, in particolare alle squadre di judo, pugilato, taekwondo! Attendiamo le cronache dei risultati di gara…