DSCF7666 DSCF7667Ultimo impegno ufficiale per la Pugilistica  Lucchese prima della pausa estiva del mese di Agosto, mercoledì  23  luglio il pugile Florian Hysenllari accompagnato da Giulio Monselesan ha combattuto e vinto sul ring di Lastra a Signa sconfiggendo ai punti l’idolo locale Ionescu Catalin della Boxe  Lastra a Signa. Nel match clou della serata Hysenllari ha imposto la sua migliore tecnica e scelta di tempo al coraggioso rivale che circa 15 giorni fa’ aveva anche sconfitto il fratello gemello di Florian sempre sullo stesso ring. Florian  ha seguito alla lettera i consigli di Monselesan e  ha sempre anticipato Ionescu stoppandogli sul nascere tutte le offensive impedendogli di trovare la corta distanza dove il pugile rumeno e’ molto forte ( 14 vittorie , 1 pareggio e adesso 5 sconfitte ). Una bella prestazione che porta il totale degli incontri di Hysenllari a 31 match, che a fine settembre potrà disputare i campionati regionali e sperare di arrivare alle finali nazionali essendo da questa stagione possibile anche ai non cittadini italiani prendere parte a tutta l’attività nazionale della Federazione Pugilistica Italiana ( un’ apertura fortemente voluta dal Presidente  Federale Alberto Brasca, lucchese essendo nato e vissuto fino alla maggiore eta’ a San Lorenzo a Vaccoli ). La sera del 24 invece sarebbe dovuto salire sul ring anche Edison Hysenllari , a Firenze ma l’avversario poco prima della manifestazione comunicava che  aveva avuto un infortunio .

UNA BELLA SORPRESA: venerdi 25 luglio  direttamente da  New York si e’ presentato presso la Palestra di Via dello Stadio sede storica del pugilato lucchese il figlio di Gino Buonvino, peso massimo lucchese che a cavallo della guerra e  fino al 1952 è stato uno dei maggiori  pesi massimi a livello mondiale tanto che per ben due volte ha affrontato la leggenda “Rocky Marciano “.Gino Buonvino è nato a Bari nell’ottobre del 1922. Da giovane si trasferiva a Lucca dove iniziava la pratica del pugilato. Fisicamente ben dotato, un inizio di carriera altalenante con otto sconfitte su venti combattimenti, non facevano presagire un brillante avvenire. Il ritiro di Musina e la partenza di Spagnolo per l’America gli spianarono la strada verso il titolo italiano lasciato vacante da quest’ultimo .
Il “Gigante mistico”,come veniva chiamato per la sua fervente fede cristiana, ebbe quest’opportunità sul ring del Teatro Moderno di Lucca, preso d’assalto dai suoi tifosi che credevano fermamente nel loro pugile. Mazzali, al suo secondo tentativo di ghermire la corona nazionale, per vincere aveva una sola possibilità, quella di piazzare il colpo duro vincente. La superiore tecnica , velocità e tempismo di Buonvino non glielo permise e questi raggiungeva l’ambìto traguardo tricolore .Il netto successo ed il titolo conquistato fu un buon viatico per tentare l’avventura americana come il suo predecessore. Contrariamente alle previsioni, Gino Buonvino seppe ben adattarsi alla diversa impostazione dei pugili americani e oltre alla buona tecnica dimostrava di avere nel suo bagaglio quella “stamina” necessaria per resistere sugli infuocati quadrati statunitensi Diciannove vittorie su ventitre combattimenti testificano la buona quotazione raggiunta attraverso i successi su forti avversari come Jimmy Carollo, Gene Gosney, Jacky Cransford,Tony Cangemi ,Eddy Cameron e Dolph Quijano . Solo campioni di rango come Lee Savold , Roland La Starza ,Nick Barone e Rocky Marciano lo superarono in quel periodo.
La sconfitta nel 1950 con il futuro imbattuto campione del mondo, Marciano, viene descritta come un piccolo capolavoro. A pochi secondi dalla fine del match ,sospeso per ferita ,sembra che fosse addirittura in vantaggio .

Prendiamo la notizia con beneficio d’inventario perché quel combattimento deve essergli costato molto in fatto di energie spese .
Tornato in Italia per un periodo di riposo dimostrava di aver esaurito la carica .Tentava di rientrare in possesso del titolo italiano ma non andava oltre il pari con il modesto Giorgio Milan che sedeva sul trono italiano in quel momento .Ritornato a New York due pesanti sconfitte con Joe Baksi e ancora Rocky Marciano gli fecero capire che il suo tempo era finito.Si ritirava dalle battaglie del ring ma rimaneva in America dove si era fatto una famiglia.
Il figlio Angelo e’ arrivato a Lucca per un periodo di vacanza e non appena arrivato ha voluto  far visita alla palestra dove il padre ha esercitato parte della sua attività. la Pugilistica Lucchese conserva ancora il suo caschetto ed i guantoni da allenamento originali. Una visita che a distanza di decenni  fa ricordare a tutti gli sportivi lucchesi che il Pugilato a Lucca vanta una tradizione lunghissima fatta di gloria ed onore, una tradizione che continua ininterrotta tutte le sere.Il pugilato a Lucca non e’ uno sport vecchio ma e’ una realta consolidata ,anzi la sua funzione adesso in un momento di grandi difficoltà e’ più che mai attuale visto che la palestra ogni sera e’ frequentata da decine di giovani che preferisco sudare e soffrire in palestra piuttosto che perdere il loro tempo dietro a pericolose devianze giovanili.

BARSOTTI  MAURIZIO

STAFF TECNICO  ASD PUGILISTICA  LUCCHESE 

Di Alfredo