Si sono svolte, organizzate dalla Boxe Academy di Stefano Vagni e Pasquale Milone, in zona Infernetto le semifinali di questo interessante Torneo Laziale dei II serie. Con inizio alle 21 dopo una simpatica sfilata di Moda per bambini presentata da Anna Capisciotti è iniziata la riunione denominata “V Trofeo Caffè Dolce Paradiso” con tre match fuori Torneo. Primi a salire sul ring sono stati i Cadetti Bernasconi e Singh.
Due ragazzi sorprendenti per le loro qualità e la sicurezza. L’allievo di Vagni possiede un fisico robusto che ne testimonia la potenza come scopre Singh nella seconda ripresa quando è costretto a subire un conteggio. Nella terza ripresa l’ “ indiano” di Cisterna aziona alla perfezione le sue braccia con colpi dritti che frenano il pressing di Bernasconi per agguantare un pari applaudito. Natalizi e Chiarucci sono “figli d’arte” con un bel bagaglio a disposizione. Chiarucci con una guardia stretta elude spesso anticipando gli attacchi di Natalizi. Il match è interessante e prosegue a fasi alterne. Nel terzo round Natalizi “sente” il destro dell’avversario ma si ripaga con uno scambio di fuoco. Nell’ultimo round inizia bene Chiarucci che anticipa di fioretto i colpi dritti di Natalizi che recupera bene nel finale per un pari perfetto.
Maurizio Maruzzelli, sostenuto dal tifo accanito del fratello Patrizio, sfrutta bene il suo maggiore allungo contro Carpentieri che solo raramente riesce ad accorciare la distanza. Nell’ultima ripresa Maruzzelli accelera la sua azione e dopo una serie Carpentieri viene contato. Il verdetto per l’allievo di Vagni non è certo in discussione.
Prima del Torneo vengono presentate alcune ragazze della Nazionale femminile accompagnate dall’ “ever green” Cesare Frontaloni. Sul ring salgono Patrizia Pilo, Giada Landi, Simona Lucarno e Romina Marenda per ricevere applausi e auguri per la loro attività. Ci sono anche premiazioni per esponenti del XIII Municipio che insieme a numerosi sponsor ha reso possibile la bella serata. Inizia quindi il Torneo con le semifinali dei welter. Angelucci sembra dare più continuità alla sua azione, porta colpi dritti e veloci che creano una barriera per Battisti che cerca disperatamente la corta distanza per scaricare la sua maggiore potenza. Nella terza ripresa per il serrate di Battisti il pugile di Tarquinia ci mette quel pizzico di esperienza in più per ottenere il verdetto favorevole. Esposito in guardia destra si è rivelato subito un avversario difficile per Guarino al rientro dopo circa un anno. La boxe del pugile di Latina non è un modello di compostezza ma si rivela ugualmente efficace costringendo per buona parte del match sulla difensiva il suo avversario. Il bandolo della matassa per Guarino viene trovato solo nell’ultimo scambio, ma è troppo tardi per sovvertire il risultato.
Dura poco più di una ripresa il match tra De Bartolomei e Pecorella. I due hanno buona sostanza e non si perdono in preamboli. Sembra più preciso De Bartolomei anche se il suo avversario non arretra di un passo. Nel secondo round dopo uno scambio il pugile della Frontaloni presenta uno spacco sull’occipite sinistro e per il medico chiamato in causa non ci sono le condizioni per continuare. Grimieri contro Manzoli mette subito in luce le sue doti di picchiatore. Il pugile di Ostia è costretto ad incassare colpi durissimi, ma non è certo il coraggio che manca all’inesauribile Manzoli. Con il passare dei minuti l’allievo di Rotondi passa sotto le lunghe leve di Grimieri, che quando attacca parte da lontano, e replica spesso con successo. L’ultimo round è di fuoco: Manzoli appare più lucido e consistente ma non è sufficiente per recuperare lo svantaggio della prima parte del match.
Match ad alta tensione tra Patrizio Maruzzelli e Cappuccio. Quest’ultimo parte come un treno con serie a due mani, ma deve far fronte alla rabbiosa reazione dell’avversario. Trai due viene abolita ogni tregua, così come nel tifo tra i sostenitori di questi inesauribili guerrieri. Il secondo round sembra dar ragione allo scatenato Cappuccio che costringe l’avversario a controbbattere senza ragionare. Il match si decide nell’ultimo round quando Cappuccio è costretto a riprendere fiato e a replicare con meno lucidita ai colpi caricati di Maruzzelli che vince di un soffio.
Molto duro l’inizio di Sikora di fronte ad uno scatenato Ricci, che sembra intenzionato alla conclusione prima del limite. L’ allievo di Piatti ha però dalla sua un fisico d’acciaio che resiste alle “intemperie” costringendo il quotato avversario a ragionare per mettere in luce la sua tecnica superiore. Combattere contro Abbassi è come vedersela con un polipo dai mille tentacoli. Angeletti si è trovato a fronteggiare un avversario sgusciante che rientrava con veloci serie, sia pure prive di potenza. Angeletti lo pressa scagliando vere e proprie mazzate, quasi sempre attutite con abilità. Nel terzo round l’allievo di Pili costringe Abbassi allo scambio aperto, in cui la sua maggiore potenza coglie qualche frutto. Non è un match facile da giudicare e probabilmente con il concorso delle macchinette avrebbe avuto un’altra soluzione. Stavolta ad aggiudicarselo è stato Angeletti sia pure di misura.
Si entra nel regno dei massimi con il match tra Ivan Ricci e Barletta. Quest’ultimo è un veterano che fa le sue apparizioni soprattutto durante i Tornei. E’ ancora pugile solido, ma soprattutto veloce di braccia. Ricci viene subito pescato duro e contato. Barletta dà subito l’impressione di avere la situazione sotto controllo di fronte ad un avversario intimorito. Nel secondo round dopo aver subito una serie efficace Ricci subisce un altro conteggio e accusa anche un dolore alla mano che richiede l’intervento del dottore, per lui il match finisce qui mentre vola in finale un sorprendente Barletta.
La serata si chiude con l’altra semifinale di massimi. Il match tra Soggia e Lazzeretti ha un andamento blando. Soggia tiene l’iniziativa sia pure con combinazioni che si smorzano prevalentemente sugli avanbracci dell’avversario. Tre riprese con lo stesso clichè che alla resa dei conti avrebbero dovuto premiare Soggia più attivo di fronte ad un Lazzeretti rinunciatario, ma non l’hanno pensata così i giudici sia pure a maggioranza. Immediata la reazione dell’angolo di Setteville che presenterà senz’altro reclamo. Comunque ad onor di cronaca Soggia si era presentato a questo match con il destro in disordine e questo in qualche modo gli avrebbe precluso, se si fosse presentato, una finale ad armi pari contro lo scatenato Barletta.
RISULTATI
Welter: Angelucci (Pol: A. Jacopucci) b. Battisti (Dubla Boxe); Esposito (Dubla Boxe) b. Guarino ( Boxe Academy).
Superwelter: Pecorella (Boxe Academy) b. De Bartolomei (Frontaloni) rsci 2; Grimieri De Ioanni (Team Boxe Roma XI) b. Manzoli (ASD New Boxe).
Medi: Moriconi (Lupa Boxe) b. Morelli S. (Boxe Latina) per wo; Maruzzelli P. (ASD New Boxe) b. Cappuccio (Boxe The Champion).
Mediomassimi: Ricci M. (Sordini Boxe) b. Sikora (Lupa Boxe); Angeletti (MMA Boxing Center) b. Abbassi ( Body Evolution) .
Massimi: Barletta (Pug. Volsca) b. Ricci I.( Franco Valente) rsci 2; Lazzeretti (R. Costantini) b. Soggia (Gim Boxe Setteville Nord) .
Fuori Torneo
Cadetti- gallo: Bernasconi (Boxe Academy) e Singh (Body Evolution) pari.
Seniores – Superwelter: Natalizi (Boxe Academy) e Chiarucci (Body Evolution) pari; maruzzelli M. (Boxe Academy) b. Carpentieri (Acc. Ostia mare).
Arbitri: Casentini (c.r.), Mollicone O. (c.r.), Angileri, Montanini, De Camillis.
Medico: dott. Emiliano Bonanni.
grazie lidano….speriamo nn succeda piu veramente…..cmq grazie ancora della spiegazione… 😉
si può chiamare stanchezza cognitiva, che riflette sulla dimensione fisica.
Saturazione per la troppa attività svolta e quindi non si è freschi mentalmente, quindi gli schemi mentali di esecuzione dei colpi o delle strategie che abitualmente metti in atto, o durante i guanti o attualizzi con facilità durante un match sono compromesse. ora che sai che esiste questo tipo di problema fa che non ricapiti
molte volte è dovuta ad un eccesso di allenamento, e ad una mancata capacità di recupero.
ho vesti tanto tempo fa un pugile dilettante che alla seconda ripresa si è visto calare inconsapevolmente ma soprattutto involontariamente le braccia, sensa saperne il motivo ( avvenimento raccontato alla fine dell’incontro)e che le restanti riprese vedendo che all’intenzione di tirare una serie di diretti non seguivano le azioni vere e proprie in questo caso i diretti, non ha potuto far altro che ricorrere ad uno stratagemma: “d sinistro- d destro – legarsi all’avversari, appoggirsi ora girando da un lato ora dall’altro.
quel match lo pareggiò.
in queste circostanze, quando il motore principale ossia gli impulsi cerebrali si fermano la miglior difesa è giocare.
comunque la prossima volta non ti succederà più ne sono sicuro
grazie marco ma ho sentito per la prima volta il match,in effetti ho riposato poco e male….poi qnd sono salito sul ring hai presente qnd uno c sale per la prima volta e nn sà cosa deve fare?a me è capitata purtoppo la stessa cosa……spero che nn succederà piu….ciao
ivan perchè hai perso?
non me lo aspettavo, la tua boxe dilettantistica mi piace molto, spero tu possa dimostrare veramente la tua qualità e performance atletica la prossima volta che incontrerai Barletta, sicuramente anche lui un ottimo atleta, potente e veloce.
Caro Fausto il tuo discorso non fa una grinza. Ci sono molti risvolti nei verdetti. Ci sono anche le condizioni di parte…non tutti siamo obiettivi. Molte volte siamo influenzati da fattori ambientali e molte volte ci sono risvolti che chi guarda non sa e non può sapere. Ieri personalmente ci sono stati altri due match da giudicare in maniera diversa, anche se niente di scandaloso. Una cosa è certa le tre riprese da tre minuti modifica un po’ la valutazione e l’assetto di ogni pugile.Quando il match è equilibrato è difficile che i maestri accettino la sconfitta…Molte volte le disquisizioni tecniche sono diverse da maestro a maestro…da arbitro ad arbitro…da pugile a pugile, da spettatore a spettatore, da familiare a familiare ecc. L’incontro di boxe è sempre sospeso ad un giudizio…Nella partita di pallone una squadra può dominare per 90′ e perdere per 1 a 0, il gol in quel caso taglia la testa al toro…Nel pugilato questo non esiste…altrimenti bisognerebbe fare come nell’antichità…perde chi crolla per terra ecc. Il tuo discorso è giusto quando dici oggi a te e domani a me…L’incontro di boxe è come un film dove non c’è la fine. sentiamo grandissimi campioni che diranno di aver perso ingiustamente ecc. Io questo lo concedo perchè la boxe è un bellissimo sport, richiede molto sacrificio e quindo il match è equilibrato difficile accettare la sconfitta. Questo è un argomento che merita un dibattito molto approfondito…Spero di non avere annoiato…ma mi piacerebbe sentire più di un opinione.
Ciao Alfredo…scusa se ieri sera alla fine me ne sono andato e nn ti ho salutato….cmq mi devo scusare cn tutti perke il match che ho fatto ieri è stato veramente uno schifo….mi sentivo molto teso e a dire la verità nn c’ho capito molto…..cmq dopo questa batosta stavo pensando anche al ritiro dopo l’internazionale….perke penso che una giornata cm quella di ieri nn doveva capitare perke fiato,potenza,occhio tutto ok,ma ero come bloccato……. Ciao
Soggia ha restituito quello che ha preso ingiustamente la sera prima con Arcese ( che meritava la vittoria) : due match fotocopia ,Soggia che porta mille colpi ma tutti sui guantoni ( che fino a prova contraria non danno punteggio) e avversari che replicano con colpi più precisi. La vita è una ruota che gira e il buon Lazzeretti secondo me non ha rubato nulla : giusto il verdetto e coraggiosi i giudici ( almeno per una volta )