MILANO, 08.08.2012- Il popolare veneto si è spento per una leucemia fulminante. Se ne è andato senza avere il tempo di lottare contro l’impietosa malattia che lo ha stroncato all’età di 75 anni. Guerrino Scattolin, apprezzato mediomassimo veneto che ha scritto la storia della boxe nazionale per 12 anni di un’epoca in cui la boxe a torso nudo vantava campioni di primo piano, ha ceduto le armi in un ospedale di Milano dove era stato trasferito da Spinea, in provincia di Venezia, nell’estremo tentativo di sottrarlo al fatale esito diagnosticato dai medici locali.


Scattolin, nato a Marcon, in provincia di Venezia, approdò al professionismo alla fine del 1960 dopo una dignitosa carriera in maglietta che lo condusse alle porte della selezione olimpica di quell’anno. Amministrato da Zambarbieri prima e da Barravecchia poi, affrontò i migliori pugili, in Italia ed all’estero, che calcarono il ring dal 1960 al 1972, anno in cui appese i guantoni al chiodo. Nel giugno del 1963 ebbe la prima chance italiana affrontando il campione in carica Piero Del Papa, futuro titolare europeo dei mediomassimi, chiudendo la sfida nell’undicesima ripresa quando la pioggia impose lo stop al confronto con il risultato di no-contest. Nella rivincita tre mesi dopo perse ai punti. Quel titolo nazionale gli rimase in gola per tutta la carriera, perché altri tre meritati tentativi gli negarono la soddisfazione di vincere la cintura tricolore. I suoi vincitori furono, nell’ordine, Vittorio Saraudi, Giovanni Biancardi, contro il quale aveva perduto per una semifinale, e Domenico Adinolfi, anche campione del vecchio continente.
Combattè all’estero tutte le riprese fissate contro tre campioni d’Europa, il tedesco Lothar Stengel, l’inglese Chris Finnegan, anche campione olimpico del 1968 a Città del Messico, e Conny Velensek, tedesco di origine jugoslava, vincitore di Piero Del Papa. Solo due le sconfitte prima del limite, entrambe dovute a ferite alle arcate sopracciliari. La prima sofferta in Germania contro il tedesco Klaus Peter Gumpert, in seguito sfidante di Giulio Rinaldi per il titolo europeo. La seconda patita in Sudafrica contro il locale Kosie Smith, successivamente avversario dell’argentino Victor Galindez per la cintura WBA delle 175 libbre.
Chiuse la generosa carriera dopo la trasferta di Johannesburg. A quel punto aveva combattuto 42 confronti che lo avevano visto trionfare in 23 occasioni (10 prima del limite) contro 15 sconfitte, 3 verdetti di parità ed 1 di no-contest.

Primiano Michele Schiavone

Fonte: www.sportenote.com

 

 

Di Alfredo