Cominciamo dalla fine, siamo nel 2006 in estate, il gruppo un po’ sgangherato dei protagonisti di una storia in apparenza con poca testa e molta follia, in realtà nel segno dei tempi, quindi in eterno conflitto, la formula perfetta per non scadere nella noiosa routine, mentre festeggia sulla spiaggia la vittoria dell’Italia dopo la roulette dei rigori, con Grosso che diventa l’eroe avendo segnato il gol decisivo, battendo così i mai amati cugini d’Oltralpe. L’autore, che col calcio ha trovato la strada della notorietà, è l’attuale presentatore di  Tiki Taki, la trasmissione che sull’emittente Italia 1, ha trasmesso i mondiali in Russia e si gode una bella fetta di popolarità. Il libro uscito da poco, diventa l’ulteriore rampa di lancio. Lo sport nel racconto di questo suo viaggio è protagonista, racconta  le vicissitudine di un soggetto che non sa dire di no al richiamo amoroso, anche se poi torna sempre alla prima fermata. Per la verità il teatrino ha molti attori, intendendo il gioco di famiglia, con colpi di scena abbastanza teatrali. Un figlio di lui, ma non della moglie, le crisi e le liti, inframmezzate da sipari sportivi, rigorosamente calcistici, dove parenti e amici fanno parte del coro, mentre i nomi della tribù appaiono e scompaiono in una carambola con Fede, Claudia, la tardona che non si arrende, il marito cuoco assai più giovane ha sempre il naso nelle pentole, ci sono anche Francesca la moglie, Rebecca altri nomi che il lettore si divertirà a comporli in un puzzle dove le tessere si avvicinano alla composizione, ma c’è sempre qualche ostacolo  che ne ritarda il completamento. Di una cosa è certo, fede incrollabile nel Milan, quello di Sacchi e degli olandesoni. Non specifica se è ancora fedele all’attuale Diavolo o perlomeno ancora entusiasta che dal milanese Berlusca è passato al cinese con un tonfo epocale per poi cercare scampo in un meridionale che ha fatto fortuna in America.

(Giuliano Orlando)

Di Alfredo

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