Il sospetto c’era, perché vincere ai punti in Inghilterra viene ormai considerata un’ impresa che travalica la logica. Il nostro “Lupo Solitario” si è visto sfilare la Cintura della IBO quasi al buio. Michael Magnesi ha fatto il suo match attaccando per 12 riprese. All’inglese va riconosciuta una resistenza incredibile, ha mantenuto il ritmo da “lepre” fino alla fine, ha piazzato i suoi colpetti efficaci solo per un minimo di fumo agli occhi per i giurati tranne uno. Ha mostrato grande abilità nelle trattenute, con la complicità dell’arbitro. Magnesi ha attaccato senza sosta per 12 riprese, in un paio di occasioni ha fatto vacillare l’Apache, ma gli è mancato il colpo risolutore per la conclusione del match. E’ calato leggermente nelle ultime riprese, forse anche per la sicurezza di avere la vittoria in pugno. Il giudice polacco vedeva vincitore il nostro per 116-112, un altro giudice vedeva l’opposto con lo stesso punteggio…e fin qui stavamo nella parità, ma il colpo di grazia lo dava il canadese con un punteggio di 117-111 semplicemente assurdo e sospetto. Il nostro unico titolo mondiale superpiuma IBO è stato gentilmente sfilato nell’infausta serata inglese. Il buon senso sarebbe in una rivincita, possibilmente in Italia, anche perché il nostro pugile che ha subito la prima sconfitta ha diritto di capire perché uno che tiene l’iniziativa per 12 rounds debba perdere, e soprattutto di rivedere un qualcosa anche in “malizia”. Michael non è un pugile comune, ormai può combattere anche a livelli più grandi, questa sconfitta nella sua ingiustizia gli servirà come ulteriore esperienza nel suo non indifferente bagagliaio.