Alessia Mesiano è nata a Latina 21 anni fa. Attualmente è tesserata con la Roma Tricolore. Ha disputato 25 incontri (+ 15, = 4, – 6). Nel2011 havinto il Torneo Nazionale a Roseto degli Abruzzi. Si è ripresentata l’anno successivo, sempre a Roseto degli Abruzzi,  per gli Assoluti, perdendo in semifinale con Romina Marenda. Ha vinto quest’anno gli Universitari di Cassino ed è stata sconfitta nuovamente da Romina Marenda alla I edizione del Guanto Rosa, dopo aver superato al primo turno Chiara Ferri.

Alessia è un assidua frequentatrice del Gruppo Sparring “Pugilesse” della Regione Lazio. La intercettiamo in una breve pausa del duro allenamento a cui si sottopongono le ragazze. Ha uno sguardo sereno, apparentemente timido, ma quando risponde alle domande o sta sul ring dimostra quella sicurezza, che le sue avversarie hanno cominciato a conoscere e a temere.

Gli inizi sono la domanda d’esordio…

“ Ho iniziato tre anni fa per curiosità entrando nella palestra che aveva aperto un mio amico a Latina. Io veramente mi allenavo e gareggiavo già in atletica. Poi con il passare del tempo mi sono innamorata sempre più di questo sport e non sono riuscita più a smettere. Mi è venuta una periostite tibiale, perché avevo forzato troppo con due sport. Sono stata costretta a scegliere e ho continuato con la boxe”.

Come vivi la boxe con la tua famiglia?

“Mio padre non era tanto contento. Mia madre diceva che questo era uno sport per maschi. Entrambi avevano paura che mi sarei fatta male e che mi avrebbero rotto il naso. Poi hanno visto la mia determinazione e si sono messi l’animo in pace. Adesso sono contenti”.

Vengono a vedere i tuoi incontri?  

“Insomma…Mio padre guarda gli incontri in Video. Mia madre ha paura. Comunque non vengono a vedere me”.

Chi è il tuo maestro?

“ Ho iniziato a Latina, con una palestra che ha chiuso. Il maestro, anche se adesso mi alleno alla Roma Tricolore, è rimasto Maurizio Romano”.

Qual è il lato positivo della boxe?

“ A me dà più sicurezza. Sicuramente non è molto femminile a guardarlo. Ma è una considerazione che non mi fa né caldo né freddo, perché a me piace molto. Ormai non riuscirei a vivere senza allenamenti, senza combattere. Mi dà una sensazione troppo bella, non facile da descrivere. Mi sento meglio, più sicura”.

Cosa fai nella vita?

“Studio Lingue all’ Università di Tor Vergata”.

Alla tua Facoltà sanno di te?

“ Si lo sanno, si meravigliano, le solite cose”.

Segui altri sport?

“Prima seguivo l’atletica leggera, adesso solo il pugilato. Lo seguo a tutto campo, l’altro giorno ho visto in Tv Mayweather jr-Alvarez”.

Ti piace la musica?

“ Si mi piace tutta, non ho preferenze. Mi piace andare a ballare, in discoteca con gli amici, però al primo posto c’è sempre il pugilato”.

Il giorno più amaro?

“ La prima sconfitta che ho subito da Arianna Zaccagnini. Era il secondo match e ho perso per ferita. E’ stato un bell’incontro. Devo essere sincera sono tornata in palestra abbastanza incavolata. Mi sono messa sotto, questa sconfitta mi ha dato lo stimolo ad allenarmi di più e meglio”.

Il giorno più bello?

“Quando ho vinto il primo Torneo Nazionale”.

La pugile che ti ha impressionato di più?

“Senz’altro Romina Marenda. Con lei ho perso due volte, però adesso vorrei mettercela tutta per rifarmi, magari ai prossimi Campionati di Padova. Lei è molto brava, un osso duro”.

Saltando di palo in frasca qual è il tuo colore preferito?

“Il blu”.

Perché?

“Mi rilascia, perché è il colore del mare, del cielo”.

Ti piace leggere?

“Leggo molto, non vivo di solo internet. Mi piacciano soprattutto i romanzi Fantasy e il mio autore preferito è Licia Troisi. Li ho letti un po’tutti, anche se non conosco ancora George Martin, che spero di leggere al più presto”.

Un tuo parere sui collegiali a cui partecipi assiduamente…

“ Sono utilissimi, mi danno l’opportunità di allenarmi e di confrontarmi con le altre ragazze. A Latina non ci sono ragazze che fanno la boxe, qualche volta sono costretta ad allenarmi coi maschi e non è certo la stessa cosa. Con le ragazze invece c’è spirito di emulazione, di rivalità”.

Qual è secondo te la lacuna della boxe femminile in Italia?

“Siamo ancora in poche, pochi incontri, pochi soldi. Se combatti poco non cresci come fanno le ragazze all’estero. Negli ultimi tempi comunque sono aumentate le iscrizioni e questo è un bene, c’è più ottimismo per il futuro, lo vediamo nelle nuove leve, nelle ragazze più giovani”.

(Al. Br.)

Servizio fotografico di Luigia Giovannini

Di Alfredo