Anche se i nostri alfieri non partono favoriti, il fine settimana pugilistico appare di alto livello. Già detto della sfida di venerdì a Mosca tra Fragomeni e russo Chakhkiev per l’europeo massimi leggeri, sabato sera tocca al romano Domenico Spada a Montecarlo contro l’inglese Martin Murray, titolare della cintura Silver medi WBC, di compiere la grande impresa. Torna così la grande boxe alla Salle des etoiles del Principato monegasco, a distanza di cinque mesi, per un nuovo appuntamento che vede appunto protagonista il romano Domenico Spada (39-5), 34 primavere, professionista dal 2002, un curriculum onusto di sfide titolate, a conferma di un valore che spesso le circostanze hanno sminuito. Come nel 2007 allorchè sul ring di Amburgo, contro il turco di Germania, Mahir Oral, in palio la cintura Internazionale WBC medi e quella dell’Unione Europea, una giuria di parte assegnò il successo al pugile di casa (2-1) nonostante l’evidente superiorità dell’italiano. Nel 2009 a Nuerburg, sempre in Germania, affronta Sebastian Zbik, per l’interim WBC, e dopo 12 round nei quali una sia pur lieve superiorità, se non altro per l’iniziativa, avrebbe dovuto premiare Spada, i tre giudici all’unanimità trovarono un punto per il tedesco. Episodi che hanno pesato nella carriera di questo atleta che ha purtroppo dovuto sempre o quasi disputare gli incontri titolati su ring stranieri. Il compito odierno non è meno difficile dei precedenti, gli allibratori lo quotano con 14-1, contro l’inglese Martin Murray (28-1-1) che mette in palio il Silver medi WBC, ovvero il pass per arrivare subito al campione in carica. Non solo, pesa e non poco il fatto che l’organizzatore della riunione sia Rodney Berman, l’inglese che guida Murray e sia già in contatto con la K2 dei fratelli Klitschko, per arrivare alla sfida stellare in termini di borse, contro il kazako Gennady Golovkin (31) re della WBA, che pochi giorni addietro ha scherzato col messicano Marco Rubio sul ring di Carson in California, spedendolo ko in due round a senso unico. Con questi presupposti, difficile sperare in un colpo di scena, anche se Spada è assai fiducioso. “Sono in grande condizione, col maestro Valerio Monti ho svolto una preparazione ideale, trovando la massima collaborazione negli sparring Fiordigiglio, De Carolis, Della Rosa, Castellucci, Cappuccio e Demchenko, che ringrazio. Spero che l’inglese accetti lo scambio a viso aperto e non faccia la lepre, che i giudici non siano di parte. Al resto di penso io. Non sempre i pronostici vengono rispettati. Farò il possibile per smentirli”. L’italiano è un generoso e negli ultimi tempi ha pagato questa rischiosa tattica. Murray è un ottimo pugile, capace di tenere testa a Sturm nel 2011, che salvava il titolo WBA con un pari casalingo. L’unica sconfitta nel 2013 a Buenos Aires, contro l’argentino Sergio Martinez, in palio il mondiale WBC, verdetto di stretta misura, per il pugile di casa. Si annuncia una bella battaglia, che Italia1, trasmette dalle 23.45, almeno questo assicura il comunicato stampa. Nella ricca locandina figurano due mondiali. Nei gallo, il titolo vacante IBF, se lo disputano l’inglese Stuart Hall (16-3-2) alla non più tenera età di 34 anni, professionista a 28, bocciato dal connazionale Paul Butler (16), bel tipetto che si fa chiamare “Baby face assassin”, lo scorso giugno per la stessa cintura, lasciata poi vacante e il californiano Randy Caballero (21) di 24 anni, una carriera tutta vincente che sembra il favorito per l’aggancio iridato. L’altro mondiale riguarda la categoria paglia, la più leggera, per pugili mignon non oltre le 105 libbre (kg. 47.627). La sfida riguarda il campione WBA, Hekkie Budler (26-1) bianco sudafricano, che torna a Montecarlo, dove a giugno aveva difeso la cintura contro il thailandese Pigmy Kokietgym (52-7-2) con un perentorio KO all’ottavo round, tra gli applausi del pubblico, incantato dalla velocità e precisione di questo pugile. Come avversario è stato scelto il cinese Xiong Zhan Zhong (24-5-1), 32 anni, già iridato WBC nel 2012, battendo il messicano Martinez Resendiz, scalzato da un altro messicano: Oswaldo Novoa lo scorso febbraio. Tutto questo in Cina. Il campione gode dei favori del pronostico in modo netto, anche se l’esperienza dell’orientale non va sottovalutata. Altro confronto thrilling quello nei mediomassimi, tra il campione silver WBC, il sudafricano Ryno Lienberg (16), 29 anni, professionista dal 2010, per la prima volta fuori dai confini nazionali. La cintura l’ha conquistata lo scorso agosto a Kempton Park nella regione di Gauteng, dove è nato, battendo il russo Denis Grachev (13-4-1) con verdetto unanime. Mette la cintura in palio contro il pericoloso colombiano Eleider Alvarez (15) residente in Canada dall’esordio al professionismo nel 2010, dopo una lunga carriera in maglietta, con presenze ai mondiali (2007) e ai Giochi di Pechino, come colombiano. Gestito da Marc Ramsay, che opera con l’organizzazione. Match incertissimo, aperto ad ogni risultato, tra due imbattuti. Tra i dilettanti Alvarez (30 anni) ha battuto due volte il cubano Juilio Cesar La Cruz nel 2008 ai Panamericani e alle qualificazioni olimpiche. Serata da non perdere sugli schermi di Italia1.
Foto di Renata Romagnoli