di Alfredo Bruno
Si sono svolte le finali della fase regionale Lazio, i cui vincitori parteciperanno agli Assoluti. La manifestazione, perfettamente organizzata dall’ASD Action Boxe Ostia, ha trovato la sua sede per tre giorni nel nuovo Palazzetto di Fiumicino. Hanno partecipato al Torneo 40 atleti per un totale di 30 combattimenti.La serata puntualmente iniziata alle 20,30 vede salire sul ring per primo il super tatuato Crescenzi, vincitore della finale dei mediomassimi senza colpo ferire, visto che Buccheri, l’altro finalista, ha subito un duro ko ad opera della bilancia.
Come si sa Esercito e Fiamme Oro fanno regione a se. Michele Cirillo e Stefano Grieco, pugilisticamente nati nella stessa palestra a Marcianise, si sono ritrovati uno contro l’altro per stabilire chi andrà agli Assoluti. Si è ripetuto il risultato della volta precedente con la vittoria del “poliziotto” Grieco sul “soldato” Cirillo. Un match piacevole in cui la maggior velocità e tempismo di Grieco sono state le armi vincenti a cui Cirillo ha opposto la sua bella tecnica finendo nel punteggio vicino al suo eterno amico-avversario.
Nei gallo in tre serate un solo match che è valso la finale. Poccia da anni insegue quel titolo italiano che gli sfugge per un nonnulla; nella serata di Fiumicino si è trovato di fronte un vispo ragazzino proveniente da San Basilio che gli ha creato non pochi problemi, puntualmente risolti dalla classe superiore e dall’esperienza del siciliano residente a Tarquinia. L’allievo di Maggi si chiama Vitturini e probabilmente ieri sera ha raccolto il testimone per succedere dal prossimo anno nel trono laziale di “sua maestà” Poccia. Nei leggeri Gallinaro ha cercato in tutti i modi di far rientrare nella normalità il match tentando di uscire dai tentacoli di Catalano, che ha ricevuto molti avvisi e un richiamo dall’arbitro Angileri. L’allievo di Dubla sembra avviato sulla buona strada avendo fatto intravedere quella continuità che prima gli mancava. Tra Domarin e Chessa si è svolta la classica lotta in famiglia, provenendo i due dalla Laima. Un match tranquillo dove lo smisurato allungo di Domarin ha posto un argine agli sprazzi di Chessa, che si è portato a casa e in palestra il passaporto per partecipare agli Assoluti. Anche nei superwelter c’è stata lotta in famiglia, ma si è trattato di un match che con il passare dei minuti ha acquistato connotati ben precisi con un ritmo incandescente. Marziali, dopo una prima ripresa a favore di Ernesti usciva dal guscio costringendo il titolato avversario a tirare fuori le unghie per contrastarlo. Logicamente ne ha guadagnato lo spettacolo e il pubblico. Marziali, guardia raccolta e molto concentrato, sparava le sue serie dalla media distanza. Ernesti, capita l’antifona toglieva l’iniziativa all’avversario evitando soprattutto il diretto destro e incrociandolo per linee esterne. Una tattica che gli dava l’opportunità di agguantare per un soffio una bella vittoria. La struttura poderosa di Romano la dice lunga quando porta le sue serie al corpo e al volto. Pesce, pugile dalla generosità e dal coraggio infinito, ha cercato di contrastarlo, riuscendovi con successo solo quando la stanchezza ha rallentato l’offensiva del pugile di Minturno, chiaro vincitore.
Tra Lucci e Cima un match doubleface. Cima è un massimo piacevole che porta la combinazione più classica, quella dell’uno-due, con perfetta scelta di tempo, ma quando è costretto allo scambio serrato dimostra di soffrire i colpi dell’avversario. Il match tra i due colossi è stato piacevole e il verdetto probabilmente è stato assegnato a Lucci sul filo di un grande equilibrio. Per Cima è rimasto come soddisfazione oltre agli applausi del pubblico la targa ricordo alla carriera donatagli dal suo amico Marcello Testasecca, tecnico della “ASD Valle dell’Inferno”.
I supermassimi Cirri e Cogliano oltre all’accesso agli Assoluti dovevano dirimere una questione di superiorità, visto che nel precedente match i due avevano pareggiato. A trarre vantaggio da quell’incontro è stato Cirri che ha radiografato nel suo cervello e nelle sue lunghe braccia l’antidoto per battere il “Cicciobomber” della Team Boxe della Montagnola. Sono state quattro riprese molto dure e i due colossi ne hanno riportato, soprattutto Cogliano, i segni nel volto. La braccia veloci di Cirri hanno frenato la potenza di Cogliano che disperatamente cercava di chiudere all’angolo l’allievo di Ghergo per scaricare le sue bordate. Ha vinto Cirri che sembra aver acquistato piena fiducia nei suoi mezzi non indifferenti. Certo agli Assoluti c’ è un certo Cammarelle, campione del mondo, e per ora rimane solo la speranza di non incontrarlo subito ai sorteggi, per vedere a livello nazionale quanto vale il Cirri visto a Fiumicino.
Il finale è di prammatica con ringraziamenti e premiazioni. Tra le società il primo posto è stato conquistato dalla “Sordini Boxe”, che ha preceduto nell’ ordine la “Boxe Roma San Basilio” e la “Dubla Boxe di Latina”.
RISULTATI
Superwelter: Grieco (Fiamme Oro) b. Cirillo M. (Centro Sportivo Esercito).
Gallo: Poccia (P. Angelo Jacopucci) b. Vitturini (Boxe Roma San Basilio). Leggeri: Gallinaro (Dubla Boxe) b. Catalano (Boxe Roma San Lorenzo). Welter: Chessa (Laima Team ) b. Domarin (Laima Team). Superwelter: Ernesti (Sordini Boxe) b. Marziali (Sordini Boxe). Medi: Romano C. (Athletic Boxe Minturno) b. Pesce (Champion Club Acilia). Mediomassimi: Crescenzi (Boxe Roma San Basilio) b. Buccheri (Casalbruciato) per wo. Massimi: Lucci (Pug. Terrenzio Barrale) b. Cima (Roma Tricolore). Supermassimi: Cirri (A.S. Cosmo di Tarquinia) b. Cogliano (Team Boxe Roma XI).
Arbitri: Mollicone O. (c.r.), Gallucci (c.r.), Angileri, Montanini, D