di Alfredo Bruno
Quando Davide Buccioni ad inizio della sua carriera organizzativa aveva promesso che avrebbe fatto di tutto per la nascita di un nuovo impianto dove la boxe avrebbe trovato la sua casa ideale e duratura, bisogna ammettere che erano in pochi a credergli. Ma domani 13 dicembre 2007 gli scettici verranno ancora una volta smentiti perché un galà pugilistico si svolgerà al Palaboxe di via Martino Longhi, il nuovo impianto fatto sorgere a favore della noble art dalla famiglia Mezzaroma.
L’organizzatore chiude in bellezza un anno da incorniciare dopo la grande riunione del 24 novembre dove un Palazzetto dello Sport (parliamo di viale Tiziano) stracolmo, come forse non mai nella sua lunga e gloriosa storia pugilistica, ha passato il testimone a un Palaboxe non molto distante in linea d’aria.
La riunione che inizierà alle 20,30 comprende tre incontri di professionisti, due dei quali valevoli per le semifinali della Coppa Italia, e quattro tra dilettanti. Un bel programma ricco d’interesse non solo nella curiosità che desta questo nuovo impianto ma anche nei suoi contenuti con la presenza di alcuni pugili, che sono entrati nel cuore del pubblico romano.
Vittorio Oi è uno di questi. Il pugile di Pomezia ha solleticato l’interesse di tutti con il suo rientro per giunta da professionista dopo esser stato lontano dalla boxe, lui che era considerato all’epoca da dilettante una grande promessa. Undici anni dopo, verrebbe voglia di titolarlo come fece Alessandro Dumas con “Vent’anni dopo” il seguito dei “Tre Moschettieri”. Ma forse quel nickname un po’ maccheronico che gli ha affibbiato il ringannouncer Valerio “The Time Machine” suona perfetto come un abito da sera. La macchina del tempo sembra infatti essersi fermata per Oi, il nome più veloce della storia pugilistica italiana: ha lasciato la boxe undici anni fa da superleggero ed è tornato da superleggero con l’entusiasmo e la grinta di un neofito. La responsabilità di una famiglia e le regole della boxe con la lealtà e il rispetto dell’avversario, unite da una raggiunta sicurezza interiore, hanno formato, anzi forgiato definitivamente il suo carattere. Il suo bottino parla di 6 vittoria e una sconfitta con mille scusanti, ma quello che più sorprende è la costanza che sembra portarlo verso mete ancora non definibili anche se importanti. Intanto sulla sua strada si presenta Angelo Salemme per i quarti di Coppa Italia, il piemontese che ha 29 anni ha disputato finora due soli match con una vittoria e una sconfitta, subita dal romano Pasquale Di Silvio. Si tratta di un buon tecnico dotato di un discreto allungo che potrebbe infastidire l’allievo di Carmelo Farris.
Ma la serata vede anche la presenza di un altro beniamino del pubblico romano. Si tratta di un giovane rampante: Simone “Chico” Califano che dopo 8 vittorie, di cui 4 ottenute prima del limite, fa sognare la Roma pugilistica che intravede in lui il personaggio che possa far risorgere l’ entusiasmo dell’epoca d’oro. Il ragazzo ha tutti i numeri per emergere, pur essendo un peso leggero porta mazzate che farebbero danni a un peso medio. Sta affinando la sua tecnica grazie anche agli insegnamenti di un maestro come Franco Piatti. Anche lui nella serata di domani avrebbe dovuto affrontare un avversario per i quarti di Coppa Italia, ma Wesley Valbonesi (Conti Cavini) ha presentato un certificato medico pochi giorni fa. Non è stato facile trovargli un degno avversario, molti preferiscono girare al largo quando sentono il suo nome, ma alla fine il “puncher romano” affronterà l’ungherese Robert Maczik, un ottimo pugile di 31 anni con tre successi in altrettanti incontri, sarà quindi uno scontro tra pugili imbattuti. Un match che per le caratteristiche dei due si presenta elettrizzante, come garantisce Giuseppe Lauri, che oltre ad essere un grande campione e prossimo avversario di Giorgio Marinelli, è anche il procuratore dell’ungherese.
Nel terzo match si affronteranno due superwelter per i quarti di Coppa Italia: si tratta del veneto Mirco Magon ( 4, 2 per ko, – 1, = 1) e l’emiliano Massimiliano Gatti ( + 2, = 1). Conoscendo le caratteristiche di questi due baldi giovani il pubblico respirerà aria da ko. Della partita avrebbe dovuto essere Sergey Demchenko, ma sta diventando sempre più un problema trovargli un avversario. Buccioni crede fermamente nella micidiale potenza del “Tigre” che sta aspettando, dopo aver fatto tutte le pratiche, di diventare cittadino italiano.
La serata verrà aperta e inaugurata da quattro match di dilettanti. Il costo del biglietto è di 8 euro per le gradinate e di 15 per il bordo ring.
PROGRAMMA
Dilettanti
Leggeri: Ravese (Fight Club- Fiermonte) c. Borghese( Zompatore Boxe).
Medi: Guainella (Audace) c. Mannoni (Otzuka Club).
Welter: Concu (Fitness 2000) c. Fanciulli (Colombo).
Massimi: Pesina (Fight Club- Fiermonte) c. Polici (Otzuka Club).
Professionisti
Leggeri: Simone Califano (BBT) c. Robert Maczik (Ungheria) 6r.
Superleggeri: Vittorio Oi (BBT) c. Angelo Salemme (Promotion 1999-Cavallari) 6r.
Superwelter: Mirco Magon (Promotion 1999- Cavallari) c. Massimiliano Gatti (Armando de Clemente) 6r.