Alla Wembley Arena Fabio Turchi ha avuto la sua seconda battuta d’arresto a fronte di 20 vittorie, di cui 14 prima del limite, a procurargliela è stato Richard Riakporhe (+ 15, di cui 11 per ko), 32 anni, considerato più che una promessa, soprattutto dopo aver battuto il pugile fiorentino. Gli scommettitori sembravano impietosi nei riguardi nostri, anche se in una categoria come quella dei massimi leggeri può bastare un pugno per mandare all’aria tutto. Un pugno c’è stato, un micidiale montante al corpo che ha paralizzato Turchi, che coraggiosamente ha cercato di rialzarsi e mettersi in guardia fino al momento del getto dell’asciugamano. Due riprese per far infrangere speranze da una parte e coltivare “certezze” dall’altra. In questo match c’era già un campanello d’allarme scorrendo il record di Riakporhe dove brilla una vittoria prima del limite su quel Tommy McCarthy, unico vincitore sia pure per split decision del nostro pugile. Adesso bisogna riavvolgere il nastro da parte italiana e logicamente rivedere i programmi.