Ritorna la grande boxe ad Anzio e questa volta l’affermazione c’è tutta, visto l’affluenza di pubblico per una serata che ha visto salire tra le sedici corde cinque match dilettanti ed uno professionista tra Ottavio Barone e l’ungherese Jozsef Molnar . La manifestazione, organizzata dalla ASD Barone Fight Club in collaborazione con De Clemente Promozioni e il patrocinio dell’amministrazione locale, è stata allestita presso Piazza Garibaldi per una serata completa, dove boxe e intrattenimento sono andati perfettamente a braccetto.
Tipica serata estiva che ha raccolto intorno al ring non solo appassionati della noble art, ma vacanzieri e curiosi che hanno potuto acclamare l’idolo di casa Ottavio Barone salito sul ring in grande spolvero. Concentrato, teso nella giusta maniera e con un particolare pantaloncino con frange , il guerriero di Anzio non ha fatto in tempo ad esplodere tutte le cartucce che ad 1.32 secondi della prima ripresa tutto è già finito: l’ungherese è ko e non è in grado di continuare. Eppure, non ha iniziato male Jozsef Molnar che in uno scambio dalla corta distanza è riuscito ad infilare un tremendo gancio sinistro al volto di Barone che sorpreso è rimasto impietrito. Un colpo così a freddo avrebbe potuto inchiodare chiunque, ma non Barone che nella frazione di pochissimi secondi ha ricompattato il baricentro e ha cambiato direzione dei colpi, non più al volto, ma al corpo. La prima terrificante “sassata”, ha lacerato le difese dell’ungherese e la seconda ha posto fine al match.
Questa vittoria di Barone ha un significato più profondo di quella ottenuta il mese scorso al Piper di Roma contro il croato Florin Oanea. Giocare in casa spesso non paga, anzi, è causa di malesseri che un pugile somatizza, come quell’inspiegabile pesantezza sulle gambe, quel sentire un macigno l’importanza del match e dopo cinque anni e quattro mesi di assenza da Anzio ( l’ultima il 26 marzo 2004 contro Robert Roselia) , Ottavio Barone poteva anche steccare clamorosamente. Cosi’ non è stato e quel grido liberatorio ha spazzato via ogni paura, le mani protese al cielo hanno consacrato un “campione ritrovato” che non ha potuto far altro che dedicare l’ennesima vittoria al papà Alberto che segue dall’alto il figlio prodigio. La chance per il titolo italiano è sempre più vicina e Ottavio Barone è consapevole più che mai di poterla onorare anche subito.
E dopo un’esibizione di pugilato da parte delle palestre Barone Figth Club e Be Cool coordinata da Fabio Manduca, si è aperta la kermesse dei dilettanti con la vittoria ai punti di Diana contro Maone. Il pugile di Albano, seguito all’angolo dal M° Zompatore Fabrizio, ha fatto valere la propria tecnica con colpi precisi e al bersaglio grosso. Troppo stabile e incerto Maone che solo nell’ultima ripresa ha forzato i tempi, ma senza intaccare un netto verdetto a favore di Diana. Nel secondo match, Severini sconfigge ai punti Casuscelli per una maggiore mobilità sulle gambe e soprattutto per una squisita tecnica pugilistica che ha vanificato tutte le azioni di attacco dell’avversario, peraltro scomposte e disordinate che non lo hanno mai messo in difficoltà eccetto nell’ultima ripresa. Tra Candio e Bevilacqua un pari che ha deliziato il numeroso pubblico presente, due pugili tecnici e tatticamente intelligenti. Candio, ha mostrato di possedere una varietà di colpi davvero particolare, alternati con velocità e precisione; Bevilacqua, sedicenne nazionale, ha replicato colpo su colpo e spesso ha sorpreso l’allievo di Maggi con precisi e saettanti ganci al volto. Un match con la lancetta della suspense alzata fino all’ultimo livello: il pari non fa una piega.
Nel quarto match Zingaro si è imposto per RSC su Quaranta. Mascella tesa, testa bassa, un vero fighter il pugile della ASD Barone Figth Club che sistematicamente incrocia Quaranta con il gancio destro e sinistro corto quanto micidiale. Nulla ha potuto Quaranta contro il ritmo estenuante impostato da Zingaro che ha girato il ring a serbatoio pieno. Arcese, nell’ultimo match in programma, ha sconfitto ai punti Adami. Match sostanzialmente equilibrato che ha messo in luce due pugili esperti e battaglieri. Arcese negli scambi corti mette quasi sempre il suo timbro e i suoi colpi non sono carezze; Adami stecca l’ultima ripresa e perde per una manciata di punti.
Dopo i dilettanti, le premiazioni hanno chiuso una serata di sport suggestiva ed entusiasmante. Sul ring sono saliti Davide Ciarlante, Gianluca Tamburrini, Simone e Mario Federici, Giorgio Perreca e Alessandro Giordano premiati dall’Assessore Alberto Alessandroni; Marco Ceci, Valentina Cusa, Rebecca Volpi, Eros Dandina, Massimiliano Masì, Giuseppe De Angelis premiati dal Consigliere Luciano Bruschini; Bevilacqua Vincenzo, Diana Mirko, Arcese Stefano , Severini Manuel e Zingaro Ennio premiati dall’assessore Marco Del Villano. Lo sport ancora una volta ha reso omaggio ad Anzio, una delle città più belle della costa tirrenica, città che ha dato i natali a Caligola e Nerone , e per il pugilato a Giulio Rinaldi (Campione Europeo dei mediomassimi nel 1962), Renato Tontini, Massimo Bruschini per arrivare a Ottavio Barone.
RISULTATI
DILETTANTI:
Cadetti – Welter: Candio Daniel (Boxe San Basilio) e Bevilacqua Vincenzo (Boxe Trigoria) pari
Welter: Diana Mirko (Zompatore Boxe) b. Maone Massimiliano (Boxe Trigoria) ai punti
Mediomassimi: Severini Manuel (Phoenix Gym) b. Casuscelli Andrea(Barone Figth Club) ai punti
Welter: Zingaro Ennio (Barone Figth Club) b. Quaranta Daniele (Co. Na Boxe) RSC
Massimi: Arcese Stefano (Dubla Boxe) b. Adami Emanuele (Boxe Colonna) ai punti
PROFESSIONISTI
Supermedi: Ottavio Barone (Armando De Clemente) b. Jozsef Molnar (Ungheria) ko 1.
Grande Ottavio,
al pugilato mancavo davvero un personaggio come te….
Mi auguro di vederti presto combattere per qualche titolo!!!
Crepi …. 😉
bevilacqua avevi vinto ma e ugale il piu forte sei tu sappilo
Grazie Ivan, ed un grande in bocca al lupo a te per l’Internazionale..
Bravo Stefano !!! in bocca al lupo x i prossimi match …. 😉