di Gianfranco Troina

Lo Greco Phil1Phil Lo Greco vince, Paulie Malignaggi perde: una vittoria e una sconfitta per i pugili siciliani d’America, ma… virtualmente due successi importanti. Bando agli equivoci, diciamo che ufficialmente Paulie Malignaggi ha perso a Houston la sua sfida con il pugile texano Juan Diaz, ma tutte le cronache parlano di «robbed» (autentico furto) ai danni del ragazzo siculo-americano, che ha origini di Palazzolo Acreide (dove risiede il papà Nello) e la sua residenza a Brooklyn nella casa del nonno materno.

 Poco conta se il verdetto, al termine dei dodici round, dei tre giudici è stato unanime a favore di Diaz, ma per i critici e per la maggior parte dei tifosi aveva vinto Malignaggi. Paulie s’è fatto valere all’inizio per la sua azione ficcante e il suo grande movimento per disorientare Diaz, che, comunque, ha però dato dato un ritmo asfissiante al match, cercando di trovare sempre l’avversario, ma riuscendoci poco o nulla. Insomma questo Diaz vs Malignaggi va rifatto al più presto e magari in campo neutro. Aveva ragione Paulie Malignaggi, nei giorni scorsi, a temere la giuria e lo aveva detto a chiare lettere: per il momento, si consola con la buona borsa ricevuta, ma francamente il pugile siculo-americano farà valere i suoi diritti per avere una nuova chance. Ci teneva Paulie a far bene, dopo la delusione del novembre scorso, quando fu sconfitto per il Mondiale dal britannico Ricky Hatton. In quell’occasione, il ragazzo di Palazzolo affrontò il match con una mano fuori causa.

Da Malignaggi a Lo Greco. Gran debutto europeo per il ragazzo siculo-canadese. Sul ring di Budapest, ha impiegato meno di cinque minuti per sbarazzarsi del francese Sebastien Spengler, candidandosi per una sfida continentale tra i pesi welter. Dopo i 17 match vinti in Canada tra Toronto e Montreal, al suo debutto con la Opi2000 di Salvatore e Christian Cherchi, ecco che il ragazzo siciliano che ha parenti a San Giuseppe Jato, vuole tentare la sorte in Italia e in Europa e ha subito presentato il suo bel biglietto da visita a Budapest. Peccato perché il suo esordio europeo era stato programmato per lo scorso luglio nel Catanese, ma poi all’ultimo momento il match non si potè farlo. Una prova autoritaria, quella di Lo Greco contro Spengler. Efficacissimi i colpi al corpo, sino a quando, al momento buono, Lo Greco ha chiuso all’angolo Spengler (che ha un curriculum di rispetto) e lo ha «finito» con cinque durissimi montanti sinistri consecutivi. Un’azione splendida davvero quella di Lo Greco, che ha entusiasmato il pubblico ungherese.

 

Di Alfredo

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