Il peso piuma Alberto Servidei, dopo la splendida conquista del titolo europeo avvenuta lo scorso 25 maggio presso il “PalaDe André” di Ravenna, difenderà volontariamente la sua prestigiosa corona il prossimo 31 ottobre sempre nella sua città. Lo abbiamo sentito telefonicamente per tastarne gli umori e le impressioni quando ancora manca un mese al combattimento che lo opporrà allo spagnolo Sergio Blanco, imbattuto dopo 17 incontri, come del resto è imbattuto anche il nostro portacolori. Le premesse per un grande match, quindi, ci sono tutte.
Alberto, che tipo è Blanco?
Posso farti una descrizione in base a quello che mi è stato raccontato da alcuni giornalisti: me lo hanno descritto bravo tecnicamente senza essere un picchiatore. Ha un bel movimento di gambe e sembra sia veloce e coraggioso. Sarà un buon avversario.
A livello di preparazione a che punto sei?
Attualmente sto svolgendo un grande lavoro di base, con corse, pesi e preparazione fisica e muscolare. Con il passare dei giorni inizierò ad affinarmi sul lato tecnico. Per il momento, la mia preoccupazione più importante è pensare all’aspetto muscolare. Tra una diecina di giorni inizierò a lavorare di guanti, con Wesley Valbonesi, poi mi trasferirò a Grosseto per mettermi a puntino.
Cosa c’é di diverso tra combattere a Ravenna, nella tua città, e fuori?
Voglio essere sincero: mi sento a casa quando sono a Grosseto! Qui a Ravenna, a parte qualche grande amico che mi aiuta e mi assiste, trovo difficoltà a trovare assistenza. Soprattutto l’amministrazione comunale non sembra attentissima alle mie esigenze di atleta. Pensa che non ho una palestra dove allenarmi, e sì che sono campione europeo! Ho cambiato tre palestre in sei mesi, mentre adesso mi alleno nella palestra di una scuola elementare, da dove mi hanno già preannunciato che mi manderanno via. A livello politico c’é qualcuno che prova a darmi una mano, ma non si vedono grandi miglioramenti. E dire che mi sarei fatto una palestra per me a mie spese, con alcuni soci, con un terreno che avrei avuto in concessione. Invece non se ne è fatto nulla. In più, ogni tanto ricevo telefonate e avvisi di “sfratto” che disturbano anche la mia preparazione. Giovedì verrà a Ravenna anche Rosanna Conti Cavini, la mia manager: spero che mi possa dare una mano e trovare con l’amministrazione comunale una soluzione che sia soddisfacente per tutti.
Qualche giorno prima di te Fausto Bartolozzi, anche lui della “Rosanna Conti Cavini-Gattopard”, combatterà in Francia per il titolo dei pesi supergallo dell’Unione Europea contro Bouaita, che tu hai affrontato e battuto. Che consigli gli puoi dare?
Posso sicuramente invitare Fausto a fare semplicemente il suo match e tenere il suo ritmo. Bouaita me lo ricordo con un bel destro, anche se non è un picchiatore. Una raccomandazione che posso dare a Bartolozzi è quella di stare attento alla testa del francese, perché è uno che viene dentro con grande determinazione. Comunque parliamo di un match ampiamente alla portata di Bartolozzi, che negli ultimi incontri che ha disputato ho visto migliorare con grande progressione.
Andrea Bacci – Ufficio stampa RCC Boxe